L’Adsense Revenue Sharing è un metodo che permette a blogger, pubblicisti ed articolisti di unire le forze ed ottimizzare i propri guadagni.
Spieghiamolo in parole povere.
Adsense, lo sai, è il servizio di banner pubblicitari offerto da Google che permette a chi una sito internet di rivendere spazi.
Revenue Sharing, in generale, sta per guadagno condiviso. In termini economici si tratta della ripartizione di profitti e perdite tra più parti. Nel mondo del web la sua forma più conosciuta si presenta quando un sito invita pubblicisti e blogger a scrivere articoli in cambio di una quota delle entrate pubblicitarie. E’ ovvio che entrambe le parti traggono vantaggio da ciò: il sito host, quello che ospita gli articoli, ottiene preziosi contenuti, mentre chi ha scritto il post guadagna col tempo tramite pubblicità e link inseriti all’interno dell’articolo. Il tasso di guadagno è variabile a seconda dei parametri scelti dalle parti. C’è chi propone guadagni in percentuale, chi concede la pubblicazione di codici banner personali.
L’Adsene Revenue Sharing applica il concetto di cui sopra al circuito Adsense, per l’appunto.
Di solito il meccanismo è: tu scrivi l’articolo, io lo pubblico sul sito host e di mezzo ti inserisco il tuo codice Adsense. Il guadagno? Ovviamente arriverà quando qualcuno cliccherà sui banner generati dal tuo codice.
Perché usare il Revenue Sharing
Un blogger o articolista dovrebbe utilizzare il Revenue Sharing perché non è neccessario avere un blog già avviato e con centinaia di visite giornaliere per ottenere i primi guadagni.
Con l’Adsense Revenue Sharing più persone collaboreranno allo stesso sito con maggiore produzione di contenuti e possibilità di successo e, di conseguenza, migliore esposizione dei propri banner Adsense.
I rischi dell’Adsense Revenue Sharing
Certo che l’Adsense Revenue Sharing nasconde le sue insidie. La prima e più concreta è quella del ban del proprio account da Adsene se il sito che ospita gli articoli che hai scritto viola le condizioni imposte da Google, come ad esempio i temi da trattare. Il pericolo c’è, ma può essere obbiettivamente ridimensionato se il blog ospitante ha sempre avuto una linea editoriale lontana da temi quali pornografia o streaming pirata, ad esempio.
Esempi in rete
In rete esistono molti siti che applicano la filosofia del revenue sharing.
Dai uno sguardo a questa corposa lista dei più famosi siti di revenue sharing in inglese.
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