Lo so… il titolo di questo articolo potrebbe sembrarvi un attimino provocatorio. E in effetti lo è. Ma non in maniera del tutto sconnessa.
Mi spiego.
Provate a immaginare un critico musicale. Magari un nome accademico, emigrato anni fa negli Stati Uniti dove ha fatto fortuna. Un precursore della rete globale, di quando c’era il fenomeno delle webzine e la rete internet era ausilio delle sole realtà universitarie o militari.
Lasciate che questo critico scriva la sua Storia del Rock, e che faccia lo stesso anche con altri generi come Jazz o Avanguardia. Lasciate che cominci a stilare classifiche e recensioni su tutto: arte, cinema, geografia.
Una volta raccolte tutte queste informazioni in un immenso database, ne farà un sito già agli albori del World Wide Web. Figuratevi che questo sito resista ancora oggi, una struttura statica di pagine html pazzesca. Dalla grafica minimale. Alla faccia di tutti i nostri CMS di ultima generazione.
Non siete curiosi del giudizio espresso da un personaggio del genere sui vostri gruppi musicali preferiti?
L’individuo in questione si chiama Piero Scaruffi. Un italo-americano che ha le sue idee ben chiare in merito a molti argomenti, idee che vale almeno la pena di leggere.
In particolare vi consiglio di proiettarvi sulla sua già citata Storia della Musica.
La sua rassegna musicale online è davvero immensa. E sulle classifiche dei migliori album di tutti i tempi ci sarebbe da discutere con gli amici fino a notte fonda. Se poi credevate di essere grandi intenditori del Rock ‘n Roll provate a dare una sbirciata più approfondita a queste classifiche. Sono sicuro che parecchi nomi vi suoneranno nuovi… Foetus, Pere Ubu, Husker Du non sono propriamente i miglior venditori di dischi di sempre. Eppure Scaruffi li vota con punteggi abbastanza alti.
OK. Ma facciamo un passo indietro, a quel titolo ‘provocatorio’. Cosa c’entra tutto questo con i Beatles? Scaruffi non potrà mica aver avuto da ridire proprio su di loro… Certo! Date uno sguardo qui.
Non solo. Il critico non usa parole (e voti 🙂 ) dolci neanche per nomi come Elvis Presley o U2, definendoli tra i personaggi più sopravalutati della storia del Rock.
Ovvio che contro Scaruffi si siano scagliate quindi orde di fan arrabbiati neri. Con quelli dei Beatles, poi, credo che Piero abbia avuto il suo bel da fare, al punto di dover chiarire le sue posizioni.
Personalmente penso che per quanto a volte i suoi pareri possano risultare un attimo stravaganti (tra i voti vedi il 7 dato ad Aquarium degli Aqua, ed il 5 a Revolver), Scaruffi sia dotato di uno spirito sufficientemente sano nelle sue valutazioni. Il suo reale interessamento verso le qualità artistiche, che prescinde i gusti imposti dalla cultura mainstream, traspare anche dai numerosi approfondimenti su gruppi e musicisti del tutto sconosciuti, molto sottovalutati e appartenenti alle scene underground. Forse alcuni dei suoi artisti preferiti suonano cacofonia pura, ma chi vi assicura che in quei dischi non ci sia avanguardia e innovazione?
Prendendo con un pizzico di leggerezza le sue valutazioni e recensioni (che restano sempre un atto estremamente soggettivo) si potrà andare alla scoperta di tanti nomi che hanno dato molto alla musica Rock.
Che non è fatta solo dai Beatles.
per me non c’è nulla meglio dei beatles e a revolver darei 100 e lode ma sono d’accordo con il 7 agli Aqua 😀
violetta
http://robeperterra.blogspot.com/
Appunto. E’ tutto moooolto soggettivo (il problema è il 7 degli Aqua RISPETTO il 5 dato agli Scarafaggi 🙂 ).
Simpaticissimo il tuo blog.
Ciao!
tutto sarà soggettivo ma scaruffi è un po’ più soggettivo degli altri pretendendo invece di essere oggettivo. le sue recensioni sono completamente prive di una logica, non si da dei criteri e non li segue. semplicemente va a simpatie.
scaruffi ha pienamente ragione sui Beatles perchè il vero problema sono i fan della band di Liverpool
Costoro se la cantano e se la suonano,riescono a trovare qualsiasi giustificazione artistica, storica o quant’altro per difendere i loro beniamini e le loro argomentazioni assomigliano molto ad articoli di fede. Insomma tra scaruffi e i fan dei Beatles c’è il classico dialogo tra sordi
Ogni volta che leggo qualche commento che da ragione a Scaruffi sui Beatles mi viene da sorridere:il suo articolo sui Beatles è talmente pieno di errori oggettivi e informazioni sbagliate da farmi chiedere se chi è d’accordo con lui si sia preso la briga di verificare quello che ha letto.Che poi il fan medio del complesso sia un fanatico che riconosce ai propri beniamini i meriti più assurdi è fuori discussione ma prendersela con i Beatles mi sembra infantile.E poi ogni nome molto famoso ha fra i suoi estimatori fanatici religiosi( Led zeppelin,Miles Davis,John Coltrane etc.),non è certo un’esclusiva del beatlesiano medio.Fra i detrattori degli scarafaggi mi chiedo quanti sanno che quel complesso ha ampio spazio nelle enciclopedie e nelle rassegne di musica classica!
Scaruffi a parte, ma è poi così difficile capire che il rock quello vero tutto è tranne che la canzoncina (a volte molto bella dal punto di vista melodico, certo) dei Beatles? Già conoscevo l’opinione di Scaruffi, e non mi ha detto granché di rivoluzionario o che non avessi pensato pur non avendo le sue conoscenze.
I Beatles sono grandi autori di canzoni, ma non innovatori o precursosi, se non di un certo modo di commercializzare l’immagine del musicista. Il resto sono equivoci portati avanti da critici favorevoli per motivi di simpatia o economici, alimentati certo dall’intransigenza dei fan vecchi e nuovi.
Essere grandi autori di canzoni conta molto più che essere innovatori o precursori.Mozart non è stato nè un innovatore nè un precursore ma ha fatto alcune delle musiche più belle della storia e questo ha molta più rilevanza di tanti altri musicisti che hanno anticipato tendenze future ma,nonostante questo,sono poco considerati dalla critica in quanto le loro musiche non sono particolarmente belle.E poi quali sono i gruppi rock innovativi? i gruppi promossi da Scaruffi ( Faust,Neu,Red crayola,Popol vuh,Pere ubu)sono principalmente sperimentatori di musica casuale privi di qualsiasi telento musicale.Infine non mi sembra credibile che i tantissimi critici favorevoli ai Beatles(ce ne sono in ogni dove,anche nella musica classica)lo sono solo per simpatia o per motivi economici! Non c’è alcun equivoco,i Beatles sono il gruppo più apprezzato per la perfetta padronanza della melodia.Essendo la melodia l’elemento più importante della musica non riesco a vedere in questo un limite.
Sono personalmente d’accordo solo in parte col pensiero di Scaruffi, ma per niente con chi sostiene che i Beatles siano il più grande gruppo di sempre. I Beatles sono stati certamente un ottimo complesso, hanno scritto alcune delle più memorabili e diffuse melodie del secolo scorso e resteranno nella storia per molto tempo. Ma se personalmente dovessi metterli sulla bilancia con un gruppo come i Velvet Underground non avrei troppi dubbi su quale piatto questa penderebbe. ‘Velvet Underground and Nico’ non vale tre ‘Sgt. Pepper’s’ (che resta comunque un grande disco, a mio parere il migliore degli Scarafaggi). E’ una questione di pasta, di anima. Il rock, insomma, è fatto di sfumature che qualche arrangiamento bizzarro non è in grado di sostituire.
Per il resto le classifiche, di cui Scaruffi è quasi un maniaco, sono simpatiche ma estreme. Paradossalmente anche gli scatenati fan dei Beatles si comportano alla stessa maniera, sentenziando che il Loro gruppo sia in assoluto il numero 1.
Non voglio sembrare ignavo o privo di gusti: ma come faccio a scegliere il miglior gruppo di sempre!? 🙂 Io ho troppo difficoltà dinanzi una scelta del genere. Anche io in passato stilavo liste e classifiche, ma col tempo, ascolti dopo ascolti, l’universo musicale mi si è presentato troppo vasto per poter catalogare tutto alla precisione.
@ron70: non condivido che tutti gli sperimentatori da te citati sono proprio privi di talento musicale. Considera inoltre che Scaruffi non ha elogiato solo loro: Rolling Stones, Doors, Bob Dylan, Romones, Springsteen, Zappa non vengono trattati proprio male… Le classifiche, ripeto, hanno sicuramente un’anima provocatoria, ma per il resto parte delle analisi del critico italiano continuano a sembrarmi abbastanza sensate.
Chissà perchè quando qualcuno vuole ridimensionare i Beatles tira in ballo sempre i Velvet;è una sorta di biglietto da visita degli scaruffiani.I beatles non hanno fatto musica rock ma non mi sembra che quella sia la sola musica valida.Chi è in grado di apprezzare solo rock dovrebbe astenersi dal fare il critico.Comunque nessuno ha risposto alla mia domanda iniziale:sapete che i Beatles(che secondo Scaruffi sarebbero ascoltati solo da ragazzine)hanno ampio spazio nelle enciclopedie e rassegne di musica classica?
Ribadisco il concetto di non sentirmi proprio ‘scaruffiano’. Condivido alcune idee, non tutte.
Invece tu, è la mia impressione, mi lasci intendere che il tuo cuore davvero batte più forte per gli Scarafaggi che per altri. 😉
Il paragone con i Velvet io lo trovo abbastanza naturale: si tratta di due gruppi che hanno operato nello stesso periodo. E se mi ritrovo a dover scegliere un disco per asserire che ‘Revolver’ è un gran bel disco, ma in quegli stessi anni qualcuno pubblicava materiale dal peso specifico ben più alto… beh… ‘Velevet Underground & Nico’ lo devo citare per forza! Come potrei parlare anche di ‘In the Court of the Crimson King’. Non saprei scegliere tra gli ultimi due, ma sono convinto di preferire entrambi a ‘Revolver’. Sono i miei gusti, non le classifiche di Scaruffi.
Una cosa non mi convince del tuo ultimo intervento: ‘Chi è in grado di apprezzare solo rock dovrebbe astenersi dal fare il critico’. Io non faccio il critico, però mi sembra tu abbia la idee abbastanza chiare: i Beatles sono rock o no?
Non capisco infine perché vuoi una risposta sullo spazio dedicato nelle enciclopedie e nella musica classica ai Beatles. Si tratta di un gruppo che socialmente ha avuto un impatto notevolissimo, milioni e milioni di persone li hanno seguiti e amati, e continuano a farlo (ne stiamo parlando ancora, no?). Non dargli il giusto spazio sarebbe per niente corretto. Però non sarebbe neanche giusto dover pensare che nessun altro ha fatto meglio di loro solo perché sono tra i più seguiti di sempre.
Una naturale predisposizione negli arrangiamenti che li accosta alla classica, poi, c’è. Ma parliamoci chiaramente: gli ampi spazi di cui parli ci sono, ma mi pare si riducano sempre alla solita manciata di brani.
Orchestrare ‘Hey Jude’ o ‘Michelle’ può riuscire quasi naturale. Fare la stessa cosa per ‘Satisfaction’… la vedo difficile. 😉
Guarda che non è una questione di arrangiamenti ma di melodie! La musica di Mozart o Chopin o Schuman si basa sulla melodia non sugli assoli di chitarra o sui rumorismi.Non mi riferivo a qualche orchestrazione dal vivo ma alla presenza con ampio spazio nelle enciclopedie di musica classica con più spazio dedicatogli rispetto a tanti compositori del ‘900! Chi si basa solo su Scaruffi questo non lo sa.Cmq apprezzo tanti altri gruppi,nessuno ha mai detto che ci sono solo loro.Riguardo i Velvet sono l’unico a considerare il loro esordio un grande classico ma non un disco di un’altro pianeta? Sunday morning,Femme fatale,There She Goes again o I’ll be your mirror cos’hanno di eccezionale? Per non parlare degli ultimi 2 pezzi che sono solo rumore!Non credo valga 3 Pepper ( che non è perfetto ma non lo sono neanche tanti alti dischi dell’epoca).I Beatles non sono rock ma il rock non è l’unica musica valida.
Io invece trovo che i Beatles vadano etichettati come gruppo rock. Il rock ovviamente non è l’unica musica valida. Ma non lo è neanche la classica. Non bisogna prenderla come unico punto di riferimento.
I pezzi dei Velvet che hai citato hanno la loro componente di rumuore, ma anche la loro parte melodica. A me non interessa che la seconda sia la melodia più bella di sempre (quella non esiste), ma che il tutto si fonda in un risultato forte e godibile. E questo a mio parere succede.
Circa lo spazio dedicato ai Beatles nelle enciclopedia di classica non trovo tanto normale, come dici, che vi sia dedicato più spazio a loro che a molti compositori del 900.
E comunque anche Scaruffi ha i suoi spazi nelle varie enciclopedie: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Piero_Scaruffi 🙂
Ho esposto solo un dato di fatto dicendo che i Beatles hanno ampio spazio nelle enciclopedie di musica classica.Forse non sei preperato in materia.Tanti compositori di musica colta del ‘900 non hanno alcun talento e molti critici gli preferisco le canzoni dei Beatles.Questo è un dato di fatto.La nonciclopedia non ha fatto altro che deridere il nostro Piero.Non è un vanto avere spazio in quella enciclopedia.Cmq non hai risposto alla mia domanda:ritieni che l’esordio de Velvet sia perfetto?
Posso anche non essere preparato sulla classica, ma penso che una enciclopedia _di classica_ tratta autori classici, mediocri o meno, anzichè un gruppo rock o pop che si voglia considerare. Io la vedo così.
Il link che ho postato era OVVIAMENTE ironico, per smorzare un po’ i toni. Chi vuoi possa mai vantarsi di avere spazio in nonciclopedia? Per piacere!
Circa la tua domanda: no, secondo il mio modesto parere Velvent Undreground and Nico non è un album veramente perfetto. Ci sono due brani (quelli che tu consideri solo rumuore) che non sono allo stesso altissimo livello artistico degli altri che compongono il disco. Trovo che in The Court of the Cringson King, ad esempio, raggiunga in maniera migliore la forma di capolavoro.
Quello che non riesco a capire è perché ti ostini in questa battaglia contro Scaruffi. Lo dico perché sono incappato qui: http://www.martinosavorani.it/scopri/piero-scaruffi/. L’altro giorno ero in giro per guardare un po’ le statistiche di questo blog. Dato che la keyword ‘scaruffi’ mi stava portando un po’ di traffico scorrevo tra il risultati di ricerca di Google della ‘concorrenza’ e mi sono ritrovato in un articolo dove nei commenti esponi le stesse identiche idee che hai già esposto qui.
Il senso di questo mio articolo è riassunto tutto nella sua ultima frase: ‘Prendendo con un pizzico di leggerezza le sue valutazioni e recensioni (che restano sempre un atto estremamente soggettivo) si potrà andare alla scoperta di tanti nomi che hanno dato molto alla musica Rock. Che non è fatta solo dai Beatles.’. Non affermato che i Beatles valgono 4. Ho detto che c’è tanto altro. Non ho affermato che Scaruffi ha ragione sulle sue valutazioni. Anzi, quelle a volte sono un po’ strambe e vanno prima pesate.
Per ampliare i propri orizzonti musicali Scaruffi va più che bene e non credo devasti alcuna generazione di internauti creduloni. Basta lasciarsi incuriosire e tenere accesa la proprio autocritica.
Ma non faccio nessuna battaglia! Semplicemente , a tempo perso , espongo la mia opinione altrimenti i post cosa ci stanno a fare se non per consentire agli utenti di dire la loro? é palese che non sono un suo estimatore ( come tanti ma tanti altri )ma non mi sorprende se molti giovani lo hanno preso a modello( tanti siti sono basati sulla scopiazzatura testuale delle sue opinioni ).Cmq sono perfettamente d’accordo sul fatto che bisogna sempre ampliare i propri orizzonti.
Scusate , prendere un mostro sacro e distruggerlo, ha fatto di sto Scaruffi un nome, un tizio di cui stiamo qui a parlare. Altrimenti non se lo filerebbe nessuno. Quanto hai Velvet, Pere Ubu, nessun dubbio sono andati oltre la musica Rock, componendo anche canzoni melodiche di tre minuti. Il Muccio Selvaggio aveva definito, Velvet, Beatles, Clash, Kraft i quattro gruppi più influenti nella musica Rock. Scaruffo si è fatto un nome parlando male degli scarafaggi e del duca bianco, tranne la trilogia berlinese. Trattasi di tuonato, dal da prendere con le molle.
OK Hulk. Scaruffi è tuonato, ed è da prendere con le molle. Ma non da ignorare… 🙂
ciao secondo me il tuo giudizio su scaruffi e’ giusto solo in parte . . . io non sono di certo un giornalista ne tantomeno un critico musicale pero’ studio musica fin da bambino e qualcosina ci capisco . . . anch’io non sono un amante dei beatles pero’ riconosco che sono una grande band che ha fatto da apripista per tanti generi musicali . Pero’ non capisco il senso della frase : ” Foetus, Pere Ubu, Husker Du non sono propriamente i miglior venditori di dischi di sempre. Eppure Scaruffi li vota con punteggi abbastanza alti ” . . . Significa che bisogna dare voti alti solo perche’ vende??
Foetus , Pere ubu , husker du , ma anche sonic youth , black flag , minutemen , tortoise , captain beefheart , frank zappa , mike patton , jon spencer sono tutti nomi che hanno rivoluzionato e dato un entita’ alla musica alternative e hanno fatto dischi immensi ed immortali ed e’ giusto che prendano voti alti anche se non vendono come i beatles . . . Se stiamo a vedere vendevano piu’ dischi i Pooh che gli Area ma vuoi mettere il peso che ha avuto sulla musica Demetrio Stratos in confronto a Facchinetti?!
Sicuramente Scaruffi non e’ un pozzo di intelligenza musicale perche’ solo un pazzo puo’ dare voti cosi’ bassi ai Beatles e a Elvis e cosi alto agli Aqua , pero’ anche io sui dischi di quegli anni avrei dato voti piu’ alti a band come Rolling Stones , Cream , Yardbirds , Frank Zappa , Jefferson airplane , spencer davis group , velvet underground piuttosto che ai Beatles . . . Se si vivesse solo di quella ” musica ” che vende , per quelli come me che dalla mattina alla sera masticano vinili e vivono in sala prove , la vita non andrebbe neanche vissuta . . .
Trovo il tuo pensiero giusto ed equilibrato 4everpatton.
scusa RON70 io ho letto altri tuoi commenti su un altro blog e volevo chiederti : io non sono uno scaruffiano ma davvero secondo te florian fricke dei popol vuh non ha talento ? io trovo che nella nostra epoca musicale sia uno dei pochi ad avvicinarsi ai grandi compositori classici forse dovresti ascoltare tutta la discografia comprese le colonne sonore . . . anch’io mi interesso di musica classica , ma anche di free jazz , kraut rock , noise rock , rock ecc. . . che male ce nella sperimentazione???
i pere ubu hanno gettato le basi per tutto l’alternative rock moderno insieme a stooges e alla no wave di new york inizio anni ’80 . . . poi non trovo giusto non potere accostare i beatles ai velvet underground . . . ripeto che i beatles hanno gettato le basi per tante band dopo di loro e sono stati una band di tutto rispetto ma il talento compositivo e lirico di lou reed e john cale non lo hanno mai avuto . . . ti faccio un esempio : io ho studiato batteria e percussioni per anni all’accademia e le prime esercitazioni erano proprio svolte sui pezzi di ringo starr perche’ era il piu’ basico alla portata di tutti appunto come la musica dei beatles!!! i beatles erano la parte buona , erano quelli che scrivevano d’amore , i velvet o i rolling stones erano quelli che scrivevano di sesso e disperazione cioe’ quelli scomodi cioe’ la parte cattiva che veniva censurata . guarda ad esempio ai giorni nostri : la grande massa ascolta solo cosa ci propinano tv e radio e a quei tempi era uguale!!!!passavano solo i beatles ovunque ma non perche’ erano i piu’ grandi non scherziamo. ma poi chi ha dettato la regola che la musica e’ solo melodia? per te anche thurston moore e lee ranaldo fanno solo rumore? stockhausen faceva solo casino? stratos faceva solo versi?
poi ho letto anche un tuo commento su captain beeheart che e’ solo musica a casaccio . anche su questo ti parlo in base a cosa ho studiato e ti dico che beefheart e la mahavisnu orchestra sono tra le due piu’ grandi dannazioni per chi studia musica. sono spartiti quasi impossibili da suonare che solo grandi musicisti possono avere scritto.
io rispetto i tuoi gusti e i tuoi pensieri pero’ dovresti levare il paraocchi e l’iper fanatismo per i beatles e provare a esaminare con coerenza anche altri musicisti che hanno scritto la storia di una delle cose piu ‘belle : la musica . . .
Il livore che Scaruffi ha attirato su di se,secondo il mio modesto parere è pienamente giustificato.Il suo proposito di analizzare la storia del rock e di proporre in maniera algidamente valutativa una scala gerarchica di valori oggettivi è chiaramente naufragato per il fatto di essersi palesemente imbarcato in faide personali contro certe bands e i rispettivi fans,negando anche i dati di fatto più acclarati e per aver polemizzato pretestuosamente, in ogni contesto contro i suoi bersagli oggetto di revisione.Io non sono un fan dei Beatles( li apprezzo molto),ma sostenere che i quattro di Liverpool siano semplici panettieri della canzonetta rispetto a Velvet Underground o King Crimson(grandi bands al pari dei Beatles),che cioè chi ha composto A Day in The Life,Eleonor Rigby,Tomorrow never Knows,Penny Lane,Lucy in the sky,Strawberry Fields…,I’m the Walrus ecc costituisca un fenomeno di costume programmato a tavolino,una truffa e nulla più,credo meriti una critica severa e circostanziata.Il sostenere poi che una forma sia superiore all’altra o che un linguaggio armonico più spinto verso la dissoluzione tonale,soluzioni arrangiative adagiate su sperimentazioni timbriche le più insolite facciano la superiorità di un artista rispetto ad un altro non solo sono pure idiozie ma sono palesemente false affermazioni contraddette da quella storia della musica che Scaruffi dice di frequentare nella sua interezza.Cage,Varese,Stockhausen,Berio,Nono,ligeti ma pure Schoenberg,Alban Berg,Webern,Strawinsky pur essendo maestri e pur avendo introdotto nuovi precetti estetico-compositivi restano inferiori ai grandi classici del passato (Bach,Mozart,Beethoven) anche se le loro conquiste in campo armonico hanno portato le frontiere più in la dei loro predecessori.Uno dei più grandi compositori della musica occidentale è il genio passatista J.S.Bach,il cui tratto finale della sua opera veniva considerato superato da alcuni critici della sua epoca (come Scheibe) per non essere aggiornato al nuovo stile roccocò.Si pensi ora a Abel,Stamiz,Boccherini(che hanno i loro meriti comunque) a Bach e ai fanatici del “più ardito=migliore” e si facciano due conti.Poi sostenere che gli Aqua(!!!) o i Guns N’ Roses di Appetite for Destruction occupino un posto,nella storia del rock,che viene prima dal punto di vista della anche qualità di quello di Elvis o dei Beatles credo si commenti da solo….
Ho letto solo oggi gli ultimi interventi che hanno equivocato tante mie affermazioni.Non sono assolutamente iperfanatico di nessuno ( ascolto musica classica da 20 anni e non certo solo Beatles),ascolto tantissima musica completamente diversa da quella dei Beatles (Zappa ,King crimson,Charlie Parker,Ornette Coleman,Led Zeppelin,Talking Heads,Miles Davis,Velvet,Prince e potrei continuare a lungo).é assolutamente falso dire che negli anni 60 le radio passavano solo i Beatles: Stones o Cream vendevano quasi allo stesso modo ed erano continuamente passati alle radio.Non ho niente contro le sperimentazioni ma se sono fini a se stesse non capisco quale valore musicale possano avere.Se poi certe sperimentazioni hanno grande influenza non mi sorprende:certi prodotti sono imitati perchè sono facili da imitare! Se sono a corto di idee niente mi impedisce di fare un brano di suoni casuali ( tipo infinity dei Royal trax che scaruffi valuta 9 mentre io ritengo non valga neanche 5)mentre se non ho talento belle canzoni come tante dei Beatles,Bowie,Prince,Police,Springsteen o Dylan non riuscirei mai a farle.Se preferisco la melodia a sperimentalismi sono per forza un idiota? Sapete che le opere omnie di Mozart,Beethoven,Mendelsshon,Schubert,Schumann,Verdi,Rossini o Tchaikovsky si basano INTERAMENTE SULLA MELODIA ? Secondo voi vale più un notturno di Chopin di pochi minuti basati su una perfetta melodia o un brano atonale o minimalista( roba tipo tre note ripetute sempre nello stesso modo per un’ora !!!!!!!!!!)? Non credo neanche che la popolarità sia necessariamente sinonimo di mediocrità.Come si fa a dire certe idiozie? Beethoven è noto a tutti e tanti suoi motivi sono costantemente usati in spot,suonerie cellulari,films,programmi tv e sono molto più orecchiabili dell’hardcore o del death metal.Chiudo il mio intervento consigliandovi di fare una ricerca su internet a tempo perso associando il nome Beatles ai nomi di esperti di musica classica come Leonard Bernstein,Howard Goodall,Luca Francesconi o Alberto Basso per avere un’idea di quale considerazione ha la critica “alta”di quel gruppo di “canzonettari”! Se poi qualcuno preferisce altra musica è liberissimo di farlo,io non ho mai proclamato che i Beatles devono per forza essere il gruppo preferito da tutti,se rileggete i miei interventi vedrete che non ho mai detto nulla di simile nè ho mai affermato che nella musica esistono solo loro!
Certo se si parla di Scaruffi si arriva subito a tirare in ballo i Beatles. Sminuendo così un lavoro mastodontico, utile e comunque gratuito.
Che palle fanno tutte queste persone che cercano il “ma” o il “però” o si riempono la bocca di nomi di compositori intoccabili di musica concettuale avanguardistica solo per poi arrivare a difendere i Beatles (Che poi a me suona un po’ come quello che parte dalla filosofia razionalista, cita en passant la metafisica aristotelica, declama un paio di frasi ad effetto di Wittgenstein per poi arrivare a giustificare il fatto di avere il pisello piccolo).
Non capisco dov’è che la gente non riesce a comprendere una delle cose a cui questo post fa ben riferimento: gli standard qualitativi di Scaruffi, i suoi criteri di giudizio: c’è chi risponde a questi ultimi e chi no.
I Beatles non vi entrano? E allora dov’è il problema? Cos’è che vi dà noia, il fatto che lui non dia un voto alto a ciò che piace a voi? Se è così avete davvero il pisello piccolo. Se gli si può contestare qualcosa credo che debba essere fatto solo in merito alla sua capacità di attenersi entro i suoi criteri.
Io sono un Beefheartiano convinto, anche se trovo che la recensione di Scaruffi non sia illuminante quanto quella di Onda Rock. Non mi trovo d’accordo in molte cose con quello che dice ma non mi importa: io ho un mio personale metro di giudizio che nessun Scaruffi può minare o offendere. A differenza di molti (e non solo qua nei commenti). Oltre tutto se cerchi informazioni su qualche musicista-band è molto facile reperirle sul suo sito, il che non vuol dire frignare su un 5 o su un 7, ma leggere le sue opinioni, ascoltare e valutare per conto proprio. A me ad esempio Nail di Foetus mi fa schifo, ma credo che il suo precedente Hole sia un capolavoro immenso. Ma rispetto Scaruffi perché l’ho scoperto grazie a lui. Così come i Soft Boys, Dogbowl, gli Zombies, i Deviants e moltissimi altri.
Ah, e i Beatles io li adoro. Ma non mi cambia niente se Scaruffi dice che tra i quattro il più tecnico era Ringo, mi fa sorridere e basta. Anzi, se leggete la scheda dei Gories e dei Crime troverete un parere di alcuni lettori che si dossociano dal suo giudizio ed espongono il proprio.
Mi fate tristezza (intellettuale), e in cuor vostro sono SICURO che capite anche voi di essere come i tifosi su Europa Sette che strillano o frignano quando fa o subisce gol la squadra del cuore.
Ah, caro Eugenius, ma come si fa a non conoscere i Pere Ubu e gli Husker Du?????
Capita, eccome, di non conoscerli. Specie se ci si sofferma troppo su Beatles e Radiohead. 🙂
Per l’ultima volta chiarisco che quello che mi irrita di Scaruffi non è l’assegnare voti bassi a dischi che mi piacciono ma le tante informazioni sbagliate che riporta per avvalorare le sue conclusioni:la teoria del pisello piccolo,anche volendola prendere per una battuta,non c’entra niente.Delle migliaia di cd che ho a casa i dischi dei Beatles sono una quindicina .Conosco bene i Pere ubu ma non sono riuscito a trovarci quasi niente di musicale:è solo rumore e la “voce”del “cantante”renderebbe sgradevole anche un lied di Schubert o un’aria di Rossini.Siete in grado di dirmi dov’è la bellezza in dischi come New picnic o The art of walking?
Beh, se non sei in grado di capire determinata musica, come i Pere Ubu (geni), è un problema tuo, ed è legittimo. Ma non puoi dire che eran rumori buttati a casaccio, cazzo, no! Quella roba era molto più organizzata di quello che a te sembra. E di Scaruffi me ne infischio. Ah, a me i Beatles garbano (soprattutto il disco bianco), così come mi garbano i Beach Boys, così come impazzisco per i Pere Ubu, per i Sunn O))) (che se ascolti te, rabbrividirai), o Mozart…
Si ma il problema è proprio quello:i suoi standards qualitativi,gabellati per oggettivi,distaccati,imparziali improntati a criteri valutativi rigorosamente tecnici e musicologici capaci di generare una scala gerarchica di valori che parta dalla base di una piramide ed arrivi alla cuspide e poi il riscontro di paurosi e rovinosi errori da analfabeta della prospettiva storica(coi Guns o gli Aqua più importanti e qualitativamente superiori di Beatles o Elvis Presley tanto per citarne un paio).Dire che il suo sito sia utile è un conto,ma i criteri con cui si accosta nel valutare e criticare certi fenomeni musicali sono a volte talmente strampalati,incoerenti,snobisticamente provocatori da sfiorare il ridicolo(e spesso sono conditi da insulti posti in altri contesti in maniera pretestuosa solo per creare irritazione in un certo tipo di lettore contro il quale pare avere faide aperte…) e il rimarcarlo è giusto e doveroso.Il fatto che emerge chiaro è che come esistono fans digiuni di storia della musica,capaci di vedere solo i propri idoli e null’altro quasi, esistono anche individui insofferenti nei loro confronti che tentano di dare una forma ipocrita di giudizio distaccato a questo loro sentimento(sparandole grosse contro la cultura ed il buonsenso,negando la verità con stupidissime trovate sensazionalistiche) e che si meravigliano poi del fatto che arrivino per questo comportamento,attacchi personali ed insulti ed anche critiche severe da parte di molti.Perchè non sono solo i fans di tizio o di caio a trovare sciocchi certi giudizi,così come vorrebbe far credere Scaruffi in maniera offesa ed indignata,quasi fosse un santone infastidito da stolidi eretici in disaccordo col suo sacro sapere nelle sue repliche,ma anche persone che hanno equilibrio,buon senso e magari una cultura musicologica con basi molto più solide delle sue(e che trovano Scaruffi simile al menatorrone da bar che cercava ai tempi di far passare Platini o Van Basten dei fighetti sopravvalutati solo perchè detestava le rispettive tifoserie di appartenenza dei campioni…).Poi il lavoro gratuito è un efficace veicolo pubblicitario per altro invece a pagamento,quindi non è neanche in veste di benefattore disinteressato che va visto.Per me è un enciclopedico,gran catalogatore capace di sintesi intelligenti a volte, di giudizi dubbi e discutibili altre e di incredibili stupidaggini dettate da risentimenti infantili e ridicoli; disgraziatamente queste ultime sono quelle che difende con più stolido e ottuso orgoglio militante…
Questo mi sembra il giudizio più equilibrato su Scaruffi anche se io giudizi intelligenti nel suo sito non sono riuscito a trovarli e il suo snobismo estenuante e offensivo, stile divinità che disprezza il popolino ignorante,mi ha allontanato da tempo dal suo sito.
Naturalmente Scaruffi ci dà dentro con l’aria di colui che sa, propria dei critici anche quando sparano un mucchio di balle, e lo fa proprio forte del fatto che nessuno conosce e/o capisce quei gruppi che lui porta in palmo di mano (“questo ne sa, quindi deve avere ragione”). Il fatto però è che sui Beatles *non* spara un mucchio di balle. Avrebbe potuto essere piú tenero, a mio avviso, ma il suo giudizio è tutto fuorché ingiustificato, e la digestione di esso da parte della maggioranza è un problema serio.
Il fatto che qualcuno condivide quello che Scaruffi dice sui Beatles dimostra qual ‘è la preparazione di tanti internauti che pontificano nei vari forum.Al di là dell’opinione che si può avere di loro nella scheda di Scaruffi ci sono tanti di quegli errori (non li elenco tutti perchè ci vorrebbe troppo tempo dato che c’è un’informazione,oggettivamente,sbagliata quasi ogni frase) riportati come fossero dati di fatto che solo chi non si è preso il disturbo di verificare quelle informazioni può condividerle.Chi condivide quella scheda condivide anche le tantissime informazioni sbagliate che ci sono e non è una cosa che può far onore.A me sembra che il rockettaro medio,intransigente verso tutto quello che non è rock duro, ha una tale antipatia verso quel gruppo che anche se qualcuno gli segnala le assurdità che ci sono in quella scheda(ma in quella di Bowie ce ne sono molte di più)continua ad affermare di condividerla affermando cose tipo “la verità è dura da digerire”quando è proprio la serie interminabile di falsità che quella scheda presenta la cosa dura da digerire! Puntualmente se qualcuno prende dei difese dei Beatles viene subito visto come un fanatico anche se ha argomenti.
TANTE TESTE TANTI MONDI, ASSERIVANO I LATINI; MA SCARUFFI OLTRE ALLE INFORMAZIONI ERRATE CHE CI PROPINA, “ELARGISCE COMPLIMENTI INCREDIBILI” A GENTE COME ELVIS O I BEATLES INGIGANTENDO GLI AQUA… TUTTO IL MONDO CHE è RUOTATO INTORNO AL RE E AGLI SCARAFAGGI ERA FORMATO DA CRITICI CRETINI E DA UN PUBBLICO DI MICROCEFALI? PREMI, ONORIFICENZE, DISCHI VENDUTI, OPINIONI DI STAR DELLA MUSICA… MAH, FORSE IL BUON SCARUFFI DOVREBBE RIVEDERE TANTE, FORSE TUTTE, LE SUE VALVOLE…
FOR THE GOOD TIMES…
I Beatles a me piacciono non certo perché tizio ha scritto che sono questo o perchè caio ha scritto che sono altro… mi piacciono e basta…mi piace la loro musica, il loro stile, il loro modo di produrre, tutto qui. Scaruffi ha dato una sua valutazione, sicuramente molto analitica e razionale, ed io ne prendo atto rispettando il suo punto di vista, senza incazzarmi. Sento ogni giorno opinioni diverse a riguardo: i Beatles erano troppo “grezzi”, erano troppo “morbidi”, non erano “abbastanza impegnati”, non suonavano “vero rock” e così via…. Io dico che “mi emozionano”, a prescindere da qualsiasi analisi di qualsiasi genere e da qualsiasi etichetta, e me ne frego se questo o quell’altro gruppo era più “rock”, più “all’avanguardia” o “più impegnato” di loro. E soprattutto ognuno di noi ha il diritto di ascoltare e apprezzare ciò che più gli pare e gli piace, senza per questo essere considerato un deficiente ( ma non mi pare che Scaruffi arrivi a tanto).
Se non ti sembra che Scaruffi sia arrivato a tanto leggi quello che ha scritto sulla scheda dei Black sabbath.
A me non piacciono i Beatles….quindi qualcuno è stato trovato!!