Scampagnata con gli amici. Cibo a volontà affiancato da un ottimo vino rosso per rendere l’atmosfera più calda e goliardica. Ma le facce deluse dei tuoi compagni di bevute lasciano subito presagire una brutta notizia: manca il cavatappi.
Esatto, proprio un albero. Metodo che all’apparenza sembra richiedere forza bruta, ma in realtà necessità di molta più tecnica di quello che si creda. Guarda il video e ciò che affermo sarà sicuramente più chiaro:
Stesso concetto utilizzato per il tronco d’albero e che permette di poter fare a meno del cavatappi tra le mura domestiche.
I puristi del vino dissentiranno da tale barbaro metodo. Un vino di buona qualità non dovrebbe mai toccare il tappo. In tal caso, infatti, potrebbe perdere alcune delle sue qualità ed il suo sapore essere contaminato. Inoltre teniamo conto del fatto che durante l’operazione di sbattimento contro qualsiasi parete rigida avviene anche un notevole fenomeno di agitazione del contenuto. E’ bene pertanto evitare assolutamente di provare qualcosa del genere con bottiglie di vini effervescenti, se non se ne vuole perdere l’intero contenuto in pochi secondi!
Infine, ovviamente, ricorda di togliere sempre la guaina di plastica che avvolge il collo della bottiglia!
Non è necessario ovviamente utilizzare per forza un tronco d’albero od un muro durante l’operazione di percussione. Basta qualsiasi superficie sufficientemente piatta e resistente.
Tra bottiglia e superficie frapponi un oggetto in grado di ammortizzare il colpo, per non renderlo “tramautico” ed evitare accidentali rotture del vetro. Come mostrato nel precedente video si può provare con la suola di una scarpa od una pantofola.
Occorrente per rimpiazzare un cavatappi: vite di dimensioni decenti, cacciavite e pinza o martello con apposita fessura per estrarre chiodi.
Il procedimento è semplice. Si inserisce, avvitando col cacciavite, la vite all’interno del tappo fino ad una profondità sufficiente. Con la pinza o la testa del martello si afferra la vite, e tenendo con forza la bottiglia si stappa tra gli applausi e la soddisfazione degli assetati di turno. 🙂
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