Ancora oggi, nell’era dell’informazione su internet, il biglietto da visita resta un elemento di comunicazione imprescindibile per chi fa business ed impresa.
Uno strumento attraverso il quale – si spera – vecchi e nuovi clienti accederanno alle nostre informazioni per futuri contatti.
Ecco, questo è tra gli aspetti che non bisogna dimenticare nella realizzazione di un biglietto da visita efficace.
Una business card di valore deve:
Analizziamo quindi 5 importanti aspetti necessari ad ottenere quanto detto e realizzare un biglietto da visita che funzioni davvero.
Qual’è la cosa che è necessario venga letta per prima quando qualcuno afferrerà proprio quel cartoncino tra tanti?
Nome e cognome. Subito, bene in chiaro.
E a seguire la tua specializzazione.
Non perderti in giri di parole, descrizione estremamente faziose del tuo lavoro o forzatamente tradotte in lingua inglese.
Programmatore. Cuoco. Ingegnere meccanico. Violinista. Traduttore. Enologo.
Fai seguire poi su una seconda linea le eventuali aggiunte necessarie a chiarire i tuoi campi di azione.
Ad esempio:
Carlo Rossi
Programmatore
C++ / Java e applicazioni Android
Auréliaa Antal
Traduttrice
Madrelingua ungherese, traduce da e verso italiano, inglese e portoghese.
Si prosegue quindi introducendo i contatti primari.
Numero di telefono ed indirizzo e-mail sono l’essenziale. Il resto lo valuteremo dopo.
Una mail su dominio personalizzato, ad esempio mario@rossi.xyz, appare molto più professionale rispetto un indirizzo su dominio standard generico, del tipo mario.rossi780@libero.it.
Acquistare un dominio con annesso servizio di posta elettronica costa poche decine di euro l’anno ma permette di presentarsi in maniera molto più elegante.
Per il numero di telefono non scervellarti tra fisso o mobile. Ormai la differenza non è più percepita come in passato. Se hai un ufficio con numero dedicato usa quello, altrimenti adopera tranquillamente il cellulare.
Non dimenticare di aggiungere il prefisso internazionale. Anche se al momento il tuo business non prevede clienti esteri non è escluso che arrivino in futuro.
Includi ovviamente il tuo logo se ne hai uno.
Mi raccomando non cadere nel solito errore di disporlo al centro con grandezza spropositata, quasi ad eclissare il resto del contenuto.
Scegli una dimensione piccola, sufficiente a farlo riconoscere con facilità e piazzalo in alto su uno dei due lati.
Rendi facile leggere i contenuti del tuo biglietto da visita.
Non utilizzare font troppo particolari. Dimentica corsivi, sottolineature o elementi grafici di mezzo il testo.
I classici caratteri Times New Roman, Arial o Verdana posso già andare bene.
Assicurati che i font siano sufficientemente grandi.
A mio avviso, a meno che tu non sia un creativo o un artista, evita di dilungarti nella scelta di formati alternativi.
Ce ne sarebbe per tutti i gusti. Ti basta cercare su Google la keyword “biglietti da visita originali” per ottenere migliaia di idee: biglietti in 3D, plasticosi, con rilievi.
Carini, divertenti, ma non sempre efficaci… e per tutti!
Punta alla semplicità e scegli il classico formato rettangolare 5,5 x 8,5 cm.
Nella mia ormai decennale vita professionale ho ricevuto un bel po’ di biglietti da visita e se c’è una cosa che subito mi è sempre balzata all’occhio è quando questi erano realizzati in casa.
Fatti a mano e non in tipografia.
È una cosa che credo si noti molto facilmente. Per quanto si tenti di tagliare precisamente il cartoncino, e per quanto la qualità della stampante possa essere elevata, raramente il risultato finale si avvicina alla stampa professionale.
Consegnare tra le mani di un futuro cliente un biglietto fai-da-te non è il massimo, è qualcosa che comunica all’altra parte una sorta di riluttanza agli investimenti nella propria professione.
Esistono sul web decine di servizi stampa online a costi più che accessibili. Io ad esempio ho recentemente utilizzato FlyerAlarm e mi sono trovato molto bene.
Se lavori sul web o semplicemente utilizzi uno dei suoi innumerevoli canali per comunicare coi tuoi clienti non rinunciare ad includere questi contatti alternativi sul tuo biglietto da visita.
Se gestisci un sito o un blog aziendale è d’obbligo inserire il link.
Includi i tuoi contatti social (Facebook, Twitter, Instagram, etc.) solo se le pagine che gestisci contengono informazioni professionali o che rimandano direttamente alla tua attività.
Non dimenticare Skype, molti utenti ne gradiscono l’utilizzo.
Un contenuto plus da incorporare alla tua business card è assolutamente il QR-code.
Un piccolo rettangolo che ti permetterà di allegare al tuo biglietto da visita tantissime informazioni sfruttando pochi millimetri di superficie.
Dai uno sguardo al nostro articolo per farti un’idea di come funziona la generazione di un QR-code e che tipo di contenuti permette di gestire.
Una delle applicazioni che preferisco nel caso specifico è quella di includere il proprio curriculum vitae al biglietto da visita.
Si può comunque anche semplicemente far puntare il codice bidimensionale ad un indirizzo web o di posta elettronica.
Consiglio finale: se scegli di aggiungere un QR-code utilizza un semplice codice monocromatico, bianco e nero. Faciliterà la scansione del codice nonostante le dimensioni ridotte.
credit foto: pixabay.com
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