Cocco è sinonimo di estate.
Forse perché sulle nostre spiagge, specie quelle del sud Italia, il venditore ambulante di questo freschissimo frutto che urla ai quattro venti ‘Cocco bello, cocco fresco!‘ o ‘Vitamine, Africa, Cocco!’ è quasi una figura mitologica.
Magari capita di mangiare un pezzo di cocco più frequentemente in spiaggia che a casa propria. Nonostante i nostri supermercati ne siano ben forniti e a prezzi competitivi.
E perché mai? Vi lascerete mica intimorire dall’apertura della dura noce? Giammai!
In rete ho visto che qualcuno proporre di utilizzare un apribottiglie per forare la parte superiore della noce di cocco. E’ sicuramente un via più sicura, ma forse meno veloce.
A questo punto bisogna afferrare decisamente la noce tra le mani e colpirla con forza nel mezzo. Dopo qualche martellata decisa il cocco si spaccherà in due e a voi non resterà che completare l’opera con le mani.
Se il frutto è ben maturo (cosa rara per quelli solitamente disponibili nei supermercati italiani) la scorza si separerà dalla polpa con facilità.
Se invece il tutto forma un unico blocco, con il cacciavite cominciate a entrare nell’attaccatura tra scorza e polpa. Quest’ultima si solleverà. Ripetete l’operazione più volte per pulire completamente il guscio.
A questo punto non vi resta che sciacquare il pezzi di cocco e conservarli al fresco in frigo, in un recipiente pieno d’acqua e (se non è sparito ;)) di latte di cocco.
Buona scorpacciata.
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