Sono in molti gli utenti a permettere la geolocalizzazione durante la pubblicazione di foto o articoli, non pensando che è possibile risalire alla loro abitazione, spostamenti e abitudini in pochi istanti.
Per sensibilizzare le persone dinanzi tale questione è nato Creepy. Si tratta di un programma, sviluppato in Python, che è in grado di tracciare gli spostamenti di un qualsiasi utente social appartenente alla rete Twitter o Flickr che abbia deciso di condividere apertamente le informazioni riguardo la sua posizione.
L’applicazione funziona davvero bene ed in pochi secondi è in grado di recuperare lo storico dei movimenti effettuati dall’utente selezionato.
Noi, ad esempio, abbiamo provato a dare in pasto al programma l’account Twitter di Beppe Grillo.
Ecco il risultato:
Vi renderete subito conto ad esempio che per utenti che danno il quotidiano #buongiorno ai propri followers, pubblicando la foto della colazione o un semplice pensiero con allegate le informazioni di posizione, la privacy diventa una faccenda non da trascurare. Non ci sarebbe insomma bisogno di un investigatore privato specializzato in inseguimenti rocamboleschi per poter saperne di più o avvicinare direttamente ad utenti del genere.
Così la pensa lo sviluppatore greco di Creepy, Yiannis Kakavas, che distribuisce il suo software sotto licenza GPL, per soli ambienti Linux.
Ecco cosa scrive sul sito ufficiale dell’applicazione:
Creepy è un’applicazione che consente di raccogliere informazioni di geolocalizzazione relative agli utenti sulle piattaforme di social networking e servizi di hosting di immagini. Le informazioni sono presentate in una mappa all’interno dell’applicazione in cui vengono mostrati tutti i dati recuperati accompagnati da informazioni rilevanti (vale a dire ciò che è stato inviato da quella posizione specifica) per fornire un contesto alla presentazione.
Beh, non credo che il fatto che le vostre informazioni di geolocalizzazione possono essere raccolte e aggregate sia inquietante. Lo è il fatto che ciò debba avvenire prima di ogni cosa. Giusto per essere chiari, l’intenzione dietro la creazione di Creepy non era quello di dare un contributo a stalker. Viene esattamente mostrato come sia facile aggregare le informazioni di geolocalizzazione per farvi pensare due volte la prossima volta che optate per le funzionalità di localizzazione geografica in Twitter, o quando c’è da far clic su “Consenti” nella finestra di dialogo recitante “Questa applicazione vuole utilizzare la tua posizione corrente” de vostro iPhone.
Con la versione 11.10 di Ubuntu, Creepy è finito nell’universe repository. Se pertanto vi interessa installarlo basterà battere da terminale:
$ sudo apt-get install creepy
Per le versioni Ubuntu antecedenti invece c’è da fare qualche passaggio in più:
$ sudo add-apt-repository ppa:jkakavas/creepy
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install creepy
La home ufficiale del progetto e qui.
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