In Italia cercare sul web significa approdare con ogni probabilità su Google o, in altri pochi casi, ai suoi diretti concorrenti come Bing e Yahoo.
Motori di ricerca validi, ma con abitudini di tracciatura e registrazione delle abitudini dell’utente alquanto discutibili.
I motori di ricerca ci spiano
Ogni volta che si effettua una ricerca tramite questi famosi servizi vengono infatti registrati nei loro database dati personali quali l’indirizzo IP dal quale si sta navigando, le parole chiave utilizzate, data e orario della ricerca. Tutte informazioni che permettono di costruire senza troppi sforzi il profilo dell’utente.
Tutti questi meccanismi sono parte del business: Google rivende pubblicità mirata e per farlo attinge alle abitudini dell’utente. Non è una novità se ad esempio, dopo aver cercato un volo da Roma a Milano, ci si ritrova nella navigazione dei giorni successivi banner pubblicitari del circuito Big G che propongono l’acquisto di voli simili.
I profili utente fanno ovviamente gola anche a governi e aziende, che desiderano conoscere le abitudini di cittadini e consumatori, o hacker desiderosi di profilare le proprie vittime.
L’utilizzo dei cookie agevola lo scopo della tracciatura: si insediano nel PC dell’utente e diventano una sorta di identificativo da recuperare ed aggiornare all’evenienza.
Le ricerche anonime di Ixquick
Esiste un motore di ricerca che presta notevole attenzione ai dati sensibili dell’utente e fa della tutela alla privacy la sua missione.
Si tratta di Ixquick che da Gennaio 2009 sembra essere il primo ed unico motore a non registrare alcun dato correlato le ricerche. Neanche l’indirizzo IP dal quale proviene la richiesta e le parole chiave associate.
La soluzione con cui si possono quindi effettuare ricerche anonime che non vengono memorizzate da alcun ente o azienda.
A garanzia di quanto dichiarato il motore di ricerca vanta un’approvazione dell’UE ed alcuni marchi di certificazione.
I limiti del caso
Purtroppo cercare con Ixquick non equivale a cercare sotto i complessi algoritmi Google! Basta qualche prova per rendersene conto.
E’ vero anche, però, che se da un lato i risultati di ricerca non sono così approfonditi dall’altro le prime pagine offerte dopo varie query sembrano avere tutte una decente attinenza all’argomento.
Ixquick dispone di una ricca pagina di spiegazioni e FAQ.
Se l’argomento di interessa dagli uno sguardo.
Il tuo parere
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