In questo post una breve panoramica sul tè verde, eccezionale bevanda ottenuta dall’infuso delle foglie di Camellia sinensis, pianta di origine cinese molto diffusa in tutto il mondo asiatico.
La particolarità delle foglie di tè verde è che, durante il corso dell’essiccazione, esse non subiscono processi di ossidazione. E’ la sostanziale differenza che divide tè verde ed il più classico (nel mondo occidentale) tè nero: quest’ultima tipologia deriva dalle stesse identiche foglie ma subisce nel suo trattamento un processo di macerazione che cambia in maniera radicale colorazione e proprietà dell’infuso poi ottenuto.
Quali sono i benefici del tè verde? Negli ultimi decenni, da quando questa tipologia ha iniziato a diffondersi in Europa si è detto un po’ di tutto al riguardo. Questa bevanda viene spesso eletta ad essere una sorta di “medicina”. Forse perché il suo utilizzo in oriente da migliaia di anni ha fornito riscontri diretti. Il tè verde risulta utile per tenere sotto controllo la pressione arteriosa e per prevenire il cancro. Il mancato processo di macerazione delle sue foglie permette di preservare la massima quantità di polifenoli e catechine (le quali possono arrivare a rappresentare il 30% del peso secco!), sostanze dalle note proprietà antiossidanti, anti-tumorali e drenanti.
Anche se non scientificamente dimostrato il tè verde sembra poter dare una mano alla prevenzione delle malattie cardiache. Inoltre sarebbe in grado di diminuire i rischi di cancro esofageo, riducendo anche il colesterolo cattivo nel sangue. Difficile trovare riscontri scientifici in base a studi seri circa tali affermazioni. Gli unici riferimenti validi possono essere le osservazioni statistiche fatte in merito.
Nel mondo asiatico, dove il tè verde è consumato quotidianamente, rispetto altre popolazione che non fanno uso della bevanda si è riscontrata una percentuale nettamente minore dei casi di cancro, sia per soggetti di sesso maschile che femminile. Qui un rapporto sul consumo-incidenza cancro eseguito in terra nipponica.
In Francia si è invece riscontrata la diminuzione del rischio cardiovascolare per le donne con alimentazione ricca di flavonoidi, dei composti polifenolici sempre presenti nel tè verde.
Ma quanto tè verde è necessario e si può bere per ottenere i benefici promessi? Circa 250 mg al giorno di catechine dovrebbero essere sufficienti a garantire le proprietà antiossidanti. Tale quantitativo è solitamente contenuto all’interno di 2 tazze normali di infuso. Bere due volte al giorno il tè dovrebbe quindi bastare a garantire il corretto apporto di tutte le sostanze utili.
Bere tè verde fa bene ma, come per ogni altra cosa, bisogna guardarsi bene dall’esagerare. La bevanda contiene comunque caffeina, anche se in dosi nettamente minori rispetto il caffè. Gli effetti collaterali della sostanza sono ben noti: insonnia, agitazione e nervosismo.
Attenzione inoltre perché bere troppi liquidi porta ad un’eccessiva diuresi e compromette l’equilibrio salino!
E’ bene anche evitare di assumere la bevanda troppo concentrata perché potrebbe causare vomito o diarrea, specie per soggetti non abituati.
Per concludere è bene segnalare che esistono numerosissime varietà di tè verde che si distinguono a seconda del tipo di coltivazione delle piante e dal differente processo di raccolta e lavorazione delle foglie. Wikipedia dedica una ricca pagina con molte informazioni in merito.
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