Lo scenario degli operatori virtuali
La mancanza di un’infrastruttura fisica a cui agganciare la propria rete porta le compagnie MVNO ad essere strettamente dipendenti nei confronti degli operatori di telefonia mobile tradizionali, per cui i vari operatori mobili virtuali in caso di disservizi devono segnalare i disagi all’operatore con il quale si sono accordati per la copertura di rete.
Come spiega il portale tematico di offerte adsl casa di Affari Miei, infatti, i diversi MVNO attivi in Italia, pur ricevendo direttamente le comunicazioni dai propri utenti in caso di assenza di rete, non possono intervenire concretamente per risolvere le problematiche e quindi devono girare la segnalazione direttamente a Tim oppure a Vodafone, Wind e Tre Italia (queste ultime due, tra l’altro, si stanno unendo).
Gli operatori mobili virtuali, anche se possono ricevere personalmente da parte dei clienti le comunicazioni relative ad eventuali disservizi su singola linea, successivamente trasferiscono la richiesta di assistenza dei clienti al servizio assistenza del suo partner commerciale.
Tutto questo si traduce in tempi di intervento più dilatati rispetto che con i classici operatori.
A parte la liberalizzazione dei prezzi di certo non un grande vantaggio per il consumatore.
Le problematiche più frequenti
Tra i più comuni problemi, fonte di segnalazione da parte degli utenti, si riscontrano di solito i seguenti malfunzionamenti di carattere transitorio: l’assenza della copertura di rete, la mancanza di rete dati o la connettività dati non disponibile per diverse utenze, l’impedimento a raggiungere l’area clienti, l’impossibilità ad effettuare ricariche, l’assenza di ricezione SMS da parte di alcune utenze.
È reale concorrenza?
La stretta relazione tra compagnia telefonica mobile tradizionale ed operatori mobili virtuali in caso di disservizi si evidenzia pienamente in quanto l’intervento sull’infrastruttura che offre i servizi alla clientela spetta unicamente al possessore della copertura di rete. Dopo la liberalizzare del mercato, come è noto, è stata autorizzata la nascita di questi nuovi operatori di telefonia mobile che, però, per funzionare al meglio necessitano di acquisire le licenze per l’uso della piattaforma dai quattro operatori nazionali attivi a livello nazionale. Gli operatori virtuali, dunque, anche se propongono dei pacchetti di servizi a prezzi convenienti, non hanno sempre una copertura identica in tutto il Paese, per cui presentano un discreto grado di affidabilità da ascrivere proprio alla copertura di rete presa “in prestito” a Tim, Vodafone, Wind, Tre Italia.
A parte i malfunzionamenti di rete ed altre problematiche relative alla gestione dati e chiamate, si sono registrati in passato degli episodi incresciosi per gli utenti degli operatori mobili virtuali che si sono ritrovati a fare i conti inconsapevolmente con cambi di rete, passaggi verso altri operatori ma anche chiusure improvvise.
Il mercato, sebbene si è mostrato piuttosto dinamico, presenta ancora diverse criticità che non rendono del tutto effettiva la concorrenza tra i brand.