Ho trovato davvero unico questo aggeggio che credo cambierà il nostro modo di pensare e vedere la creatività:
la penna 3D.
Si tratta di un accessorio che permette la creazione di oggetti semplicemente… disegnando.
Ma nel senso letterale del termine, in tre dimensioni, impugnando la penna e fluttuando nell’aria.
Senza inutili giri di parole ti invito a guardare questo video che illustra efficacemente quanto semplice e geniale sia l’oggetto in questione:
Il processo di funzionamento di una penna 3D è simile, se non identico, a quello delle stampanti 3D additive.
Un polimero filamentoso passa attraverso la penna (che lo riscalda), fuoriesce dal beccuccio della penna e – solidificandosi all’istante – permette di realizzare strutture anche in verticale.
Per la prima volta nella sua storia l’uomo può creare disegni che si materializzano andando oltre le piatte dimensioni di un foglio di carta.
Inutile dire che la naturale destinazione d’uso di un accessorio del genere è il campo dell’arte e della creatività:
Ma oltre ai processi creativi quali sono gli altri utilizzi che è possibile fare di questa recente invenzione?
La prima possibilità pratica e concreta che viene in mente è quella di poter effettuare piccole riparazioni andando a ri-disegnare gli oggetti rotti e da sostituire con pezzi di ricambio hand-made.
Bene, vediamo a questo punto quale è il prezzo di uno strumento del genere.
Resterai sorpreso, perché è più basso di quello che pensi.
Esistono decine di modelli in commercio, di differente fattura e destinazione d’utilizzo.
Raramente però il costo di una penna tridimensionale supera i 60/70 Euro!
Dai uno sguardo ad Amazon per rendertene conto.
La penna col miglior rapporto prezzo/recensioni che ho trovato è questa:
Attenzione viene consegnata senza filamenti PLA: occorre acquistarli a parte.
Volendo è possibile trovare modelli ancor più cheap.
Con poco più di 20 euro ecco un bel modello, con buon recensioni su Amazon:
Ti sconsiglio comunque di rivolgerti a questa fascia di dispositivi se hai intenzione di utilizzare una penna 3D in modo sicuro e continuativo. Vanno bene, invece, se l’esigenza è spratichirsi o far giocare i bambini.
La Doodler 2.0 è il primo modello ad essere arrivato sul mercato ed è tra i più diffusi ed affidabili.
Doodler, la madre di tutte le penne tridimensionali, è nata nel Febbraio del 2013 attraverso una campagna su Kickstarter che ha subito riscosso un gran successo.
I filamenti sono i consumabili delle penne tridimensionali.
Sono grossomodo l’equivalente delle cartucce nelle normali stampanti su carta.
I filamenti delle penne sono gli stessi che si utilizzano pure nelle stampanti 3D.
Lo spessore standard utilizzato nelle penne è solitamente di 1,75 mm.
La cosa bella è che la plastica ABS o PLA – il materiale specifico che compone i filamenti – è abbastanza a buon mercato.
[Leggi in più in merito la differenza tra filamento ABS e filamento PLA]
La stragrande maggioranza delle penne di buona qualità sono compatibili per entrambe le tipologie di filamento.
Se prevedi di consumare grossi quantitativi di filamento PLA, ad esempio, su Amazon puoi trovare matasse multicolore:
Ovviamente i filamenti sono disponibili in molteplici colori.
Potrai così alternare le varie cromie nella realizzazione delle tue opere.
E tu?
Hai mai utilizzato un penna 3D? Ne stai valutando l’acquisto?
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