Ogni volta che stai pensando a come ottimizzare un’attività, a come distribuire le tue forze ed energie per migliorare il profitto e ridurre le dispersioni, pensa a Pareto ed alla sua legge dell’80/20.
È un principio da applicare ai grandi numeri che si basa sul postulato secondo il quale
la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause
80 e 20 sono le percentuali alle quali arrivò empiricamente Pareto, seguito poi da Juran che riformulò il tutto.
A mio avviso l’esempio più semplice ed intuitivo che è possibile fare a chi non conosce il principio è:
l’80% dei reclami proviene dal 20% dei clienti
o ancora
il 20% dei guasti in un processo produttivo genera l’80% delle non conformità totali
sempre relativo il campo della qualità.
Ma gli scenari dove questa distribuzione statistica è applicabile sono infiniti:
In molti parlano del principio di Pareto dimenticando però di arrivare alla connessione finale, fornire la spiegazione per la quale tutto ciò può esserti utile.
L’80/20 non è un formula magica, è un comportamento statisticamente vero, empiricamente dimostrato in tante situazioni.
Tu non devi fare altro che sfruttare tutto ciò per risolvere i tuoi problemi.
Ti accontenterai di intervenire sull’80% del problema (è una buona percentuale, no? 🙂 )
Individua tutte le cause.
Tra queste 2 su 10 sono quelle che pesano maggiormente sul risultato.
Sforzati di capire quali sono ed intervieni su quelle.
Avrai così risolto gran parte del problema ottimizzando al meglio i tuoi sforzi! 😉
Ricorda infine che l’80/20 è una buona chiave di lettura dei fatti, ma osservarlo in maniera troppo rigida può risultare pericoloso.
Bello questo esempio che spiega bene perché non bisogna essere critici primi di applicare il Principio di Pareto ad ogni situazione:
Koch mette in guardia dall’interpretare il principio di Pareto in maniera troppo rigida e indica come esempio il caso del commercio dei libri.
Nella maggioranza delle librerie il 20% dei titoli – sorpresa! – genera l’80% delle vendite. Dovremmo quindi eliminare l’80% dei libri? No, perché gli acquirenti che visitano una buona libreria vogliono trovare una vasta scelta di libri, anche se poi non li comprano. Ridurre la gamma disponibile significherebbe spingere i clienti ad andare altrove.
Piuttosto occorre vedere le cose dalla giusta prospettiva per arrivare alla corretta chiave di lettura per applicare correttamente, a nostro favore, il comportamento statistico:
Le librerie, suggerisce Koch, dovrebbero invece individuare con precisione il 20% dei clienti che procura loro l’80% dei profitti e offrirgli esattamente ciò che desidera.
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